Accuse di razzismo verso la polizia di Berlino, Spranger furiosa: “Se volete più trasparenza, perché vi opponete alle bodycam”?

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Iris Spranger. Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

La senatrice agli interni di Berlino, Iris Spranger, ha recentemente espresso la sua irritazione per le accuse di razzismo rivolte verso la polizia di Berlino.

In una vibrante dichiarazione, resa lunedì davanti alla commissione per gli affari interni, Spranger ha infatti commentato uno studio della TU e il tema in generale, sollevato soprattutto da Verdi e Linke.

Polizia di Berlino: la senatrice agli interni furiosa per le accuse di razzismo

La senatrice agli interni della capitale tedesca ha espresso il suo disappunto per le accuse di razzismo “strutturale” ricevute dalla polizia di Berlino. Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, raramente l’esponente dell’SPD è apparsa tanto alterata come lunedì, davanti alla commissione per gli affari interni. “Sono arrabbiata quando i colleghi vengono ripetutamente attaccati e si parla di razzismo generalizzato. Non posso più ascoltarlo!” ha detto Spranger, che ha aggiunto che i poliziotti con un background migratorio sono essi stessi vittime di ostilità razzista.

L’occasione per questo intervento si è verificata dopo che sono stati resi noti i risultati di uno studio scientifico presentato dall’Università Tecnica di Berlino sull’argomento. Lo studio non avrebbe in realtà riscontrato razzismo strutturale, ma avrebbe chiesto maggiore apertura, sensibilità e formazione sul tema. Rincara la dose, invece, Ferat Kockak, membro della Linke.”Lo studio rende molto chiaro che la polizia di Berlino ha un problema con il razzismo e fa molto poco contro di esso” ha dichiarato l’esponente della sinistra.

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La questione delle bodycam

Spranger ha ribadito le sue posizioni e ha invitato Kocak ad accompagnarla nelle missioni di polizia per verificare di persone, in particolare in quelle notturne. La senatrice agli interni ha inoltredichiarato che se Verdi e Linke, che maggiormente insistono sul tema, invocano maggiore trasparenza, dovrebbero smetterla di opporsi all’uso delle bodycam per i poliziotti. Al momento le bodycam sono state utilizzate solo nell’ambito di un esperimento di prova e sono quindi state sospese. “Se i partner della coalizione daranno il via libera, verranno immediatamente acquistate altre 300 bodycam” ha dichiarato Spranger. Il discorso della senatrice agli interni ha ricevuto gli applausi dell’opposizione e cioè di CDU, FDP e AfD. Di questo, l’esponente dell’SPD si è fortemente stupita: ”Dovrebbe applaudire anche la mia coalizione, non solo l’opposizione, e questo mi sconvolge” ha commentato.

La replica di Schreader: “Non è il caso di fare sfuriate”

Vasili Franco e Niklas Schrader, portavoce per la politica interna rispettivamente di Verdi e Linke, hanno replicato sostenendo che nessuno stia accusando la polizia di razzismo generalizzato, ma hanno ribadito la necessità di lavorare sul fatto che non tutte le persone abbiano “la stessa fiducia nella polizia”.


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Il tema ha ricevuto ulteriore attenzione dopo un serie di episodi che si sono verificati recentemente, come ad esempio quello delle frasi infelici pronunciate da un agente durante un arresto in casa. La polizia di Berlino è inoltre finita nel mirino per un altro episodio molto controverso, che ha visto una persona che presentava un disagio psichiatrico avere un collasso durante un’operazione delle forze dell’ordine e morire tre settimane dopo in ospedale, in virtù di dinamiche in via di chiarimento, ma che hanno innescato ulteriori polemiche.

Constatando come si sia recentemente verificata una perdita di fiducia nei confronti dell’istituzione, Schrader ha ribadito che affrontare la questione “non è un motivo per fare sfuriate”.

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