Tensioni tra la Germania e Israele: Netanjahu si è rifiutato di incontrare il ministro degli esteri tedesco

Sigmar Gabriel photo
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di Alessia Del Vigo

I pettegolezzi e i pronostici intorno all’incontro previsto per martedì scorso tra il Ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel e il primo ministro israeliano Benjamin Netanjahu hanno avuto la drastica conferma, che molti sospettavano.
Gabriel aveva ricevuto un vero e proprio ultimatum da parte di Netanjahu: il ministro tedesco aveva programmato sull’agenda del suo viaggio in Israele di incontrare i rappresentanti di due organizzazioni non governative, come B’Tselem e Breaking the Silence. Netanjahu ha fatto comunicare in più occasioni il proprio disappunto, mettendo il governo tedesco alle strette, come già aveva fatto nel febbraio scorso con il governo belga. Gabriel avrebbe dovuto decidere sul da farsi, sapendo che, non rinunciando all’incontro con i due gruppi, Netanjahu non lo avrebbe ricevuto.

B’Tselem è un gruppo israeliano che si batte per i diritti umani e svolge un importante lavoro, documentando la condotta dei soldati israeliani nelle aree occupate. Breaking the Silence è stato invece fondato da ex-soldati delle forze armate israeliane e si occupa di raccogliere prove delle esperienze vissute dai veterani durante il loro servizio militare nelle aree occupate: entrambi i gruppi si mostrano estremamente critici nei confronti del governo Netanjahu.
Nonostante l’importanza di una relazione distesa con lo Stato d’Israele, questa mossa di Netanjahu è stata davvero troppo azzardata e anti-diplomatica e ha di fatto messo il ministro tedesco nelle condizioni di non poter accettare una vera e propria imposizione. Sigmar Gabriel ha dunque rispettato la scaletta dei suoi impegni, incontrando gli esponenti di B’Tselem e Breaking the Silence, e Netanjahu si è voluto riservare un effetto sorpresa, rifiutando di incontrare Gabriel proprio all’ultimo momento, martedì mattina. Mercoledì, il ministro degli Esteri tedesco ha fatto ritorno in Germania.