“Il Mitte” incontra l’Ambasciata italiana a Berlino e la Biennale di Venezia

Ambasciata italiana a Berlino e la Biennale di Venezia

Il 7 febbraio 2017, Arianna Tomaelo si è recata presso l’Ambasciata d’Italia a Berlino per assistere alla conferenza stampa su “Viva Arte Viva“, titolo della 57° edizione della Biennale di Venezia.
In questa occasione ha avuto modo di intervistare la curatrice della Biennale, Christine Macel, che ha parlato diffusamente del taglio che ha voluto dare a questa edizione e in particolare del fatto che abbia considerato l’artista, nonché il procedimento legato alla nascita dell’opera, il fulcro dell’evento.
Quello che Christine Macel si aspetta, infatti, è che il pubblico della Biennale si interroghi soprattutto su chi sia l’artista oggi, quale sia la sua ispirazione e in che modo prendano corpo le sue creazioni. A questo scopo sono state concepite iniziative come la Tavola Aperta, che vede l’artista interagire con il suo pubblico, oppure i Video d’Artista, visibili sul sito della Biennale, che permettono a chiunque sia interessato di esaminare l’ambiente e l’atmosfera in cui un artista produce le sue creazioni.
Christine Macel ha parlato inoltre dei padiglioni transnazionali, concepiti sempre al fine di raccontare la storia dell’artista alle prese cona diversi temi come lo spazio comune, l’ecologia, il tempo come dimensione speculativa, la spiritualità contemporanea (riferendosi in questo caso particolare al Padiglione degli Sciamani).
Insomma, non ci sono dubbi, la Biennale di Venezia 2017 sarà una mostra che è stata definita neo-umanistica e che, per dirla con le parole della sua curatrice, “disegna il movimento della persona umana verso l’esterno, al fine di aprire la mente per non chiudersi su se stessi”.

Arianna Tomaelo ha inoltre intervistato l’ambasciatore italiano a Berlino, Pietro Benassi, che ci ha spiegato quanto sia cambiata nel tempo la figura dell’italiano in Germania e in particolare a Berlino. In particolare ha parlato di aumento dell’immigrazione italiana, soprattutto relativamente alla percentuale dei giovani che fanno questa scelta, e al tempo stesso ha sottolineato la natura sempre più variegata di questa immigrazione, perché sono diversi gli obiettivi e le ragioni che la determinano.
L’ambasciatore Benassi ha quindi ribadito il suo impegno e quello dell’ambasciata nell’analizzare questi flussi al fine di fornire un servizio sempre più utile, soprattutto ai ragazzi italiani che cercano di costruire o migliorare il proprio futuro spostandosi a Berlino, temporaneamente o anche per un periodo più lungo.

A questo proposito, da qualche mese l’ambasciata ha avviato un’iniziativa su base mensile, “L’Ambasciata incontra”, con lo scopo di far sì che siano gli stessi giovani a parlare ai giovani, senza intermediari.
È un’iniziativa che, oltre a monitorare efficacemente la vita della comunità italiana in Germania, offre anche un utilissimo servizio di informazione su quei “primi passi” che sono essenziali a chiunque si trasferisca in un nuovo Paese, con regole e istituzioni diverse e parzialmente sconosciute.
Già da diversi mesi, comunque, i siti dell’ambasciata e di tutti i consolati ospitano, con lievi differenze legate alle esigenze dei singoli Länder tedeschi, una guida chiamata proprio “Primi passi”, utilissima per districarsi in quei piccoli e grandi problemi che, soprattutto all’inizio di un percorso di inserimento in un Paese straniero, possono risultare particolarmente ostici.
Concludendo, l’ambasciatore ha ricordato quanto la Germania sia vicina all’Italia, per tradizione culturale e vicinanza politica, senza dimenticare il fatto che ospiti la più grande comunità di italiani all’estero del mondo. Tutto questo rende il ruolo dell’ambasciata fondamentale, come punto di riferimento ed elemento di raccordo.