ANTEPRIMA – Intervista a Maria Gazzetti, direttrice della Casa di Goethe di Roma

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Maria Gazzetti, Maria Gazzetti

Ciao  Maria Gazzetti, il 29 settembre verrai a Francoforte a presentare la Casa di Goethe di Roma nel quadro del ciclo di incontri organizzato dall’Ufficio culturale del Consolato Generale d’Italia a Francoforte dal titolo “Un viaggio in Italia, quattro città della Italienische  Reise fra mito, storia ed attualità”. Gli amici tedeschi ed italiani desiderano sapere in ANTEPRIMA qualcosa dell’ospite. Se sei d’accordo vorrei  proporti cinque domande perché tu possa incuriosire il nostro pubblico, prima di averlo con noi  a questo  evento.

Intervista a Maria Gazzetti

Chi è Maria Gazzetti ? Un’appassionata della cultura tedesca, una manager culturale, o un’italiana europea?

Mi viene spontaneo rispondere che sono tutte e tre le cose, almeno ci provo. Sono un’ appassionata della cultura tedesca , al liceo mi piaceva leggere Kant ed Hegel, mi interessavano la filosofia e Kleist. Poi dopo il dottorato ad Amburgo alla facoltà di letteratura comparata su D’Annunzio ho cominciato a organizzare convegni e scambi culturali europei con artisti e scrittori tra cui Saramago o Kertész che allora ancora non avevano ricevuto il premio Nobel.  Lavorando ho scoperto una certa capacità di mettere assieme persone e temi e così sono diventata sempre di più una manager culturale e di conseguenza un’ italiana europea, almeno lo spero. E credo ancora fortemente che solo ricordandoci che la nostra Europa è soprattutto un Europa culturale, quella di Dante, Cervantes, Goethe e Shakespeare , capiremo o salveremo l’idea dell’ Europa.

Il Mito di Roma e la figura di Goethe: cosa significa nell’immaginario e nell’attualità l’eredità del “ Viaggio in Italia” ?

“Il Viaggio in Italia” continua ad essere il libro che ha dato a un paese, alla Germania, un’ identità culturale. L’ Italia resta per i tedeschi  il paese della Sehnsucht e Goethe resta colui che per primo ne ha ben osservato e amato anche il carattere delle persone, vedi quello che scrive sugli abitanti di Napoli. Quando Goethe arriva in Italia non è  il rappresentante di una nazione ma di una unità culturale tedesca. Questo suo riferirsi alla cultura come identità nazionale , una cultura che abbraccia tutta l’area europea, questa è l’eredità di Goethe, la sua visione moderna delle cose. Roma: Roma resta una città che non ti lascia mai come eri prima di aver posto piede a Piazza del Popolo. Sono sicura che la maggior parte dei tedeschi che vengono a Roma lo facciano colla frase di Goethe nel cuore che solo a Roma Goethe si sia davvero sentito felice.

Francoforte versus Roma: due città veramente diverse sul piano delle proposte culturali?

Certo, Francoforte è  la città dei cittadini impegnati culturalmente, del pensiero, del commercio, dei soldi, dinamica, notoriamente non bella, con bellezze nascoste, come i giardini di maggio a Westend. E’ una città con cambiamenti continui, innalza in fretta grattacieli e crea miti anche con le persone per abbatterli con altrettanta velocità. Ma a Francoforte si può sperimentare, la gente è curiosa. Roma è stratificata, pigramente bella, ti accoglie coi suoi miasmi e le sue bellezze, ti riconcilia colla caducità del nostro essere, è dolce essere accolti in una nostra storia millenaria, che ti rende però anche indifferente di fronte al momentaneo, al presente. Sembrano cliché, ma è così. A Francoforte la risposta alla vita è il fare, la velocità, il cambiamento, la curiosità, io ho vissuto anni importanti della mia formazione culturale e di lavoro a Francoforte e ho imparato molto, ho amato i suoi cittadini intelligenti e curiosi. Quando lavoravo  alla Literaturhaus di Francoforte per me oltre agli incontri cogli scrittori la cosa più bella era il confronto col pubblico, fedele, preparato, incoraggiante, esigente. Insomma sono felice di tornarci il 29.

Cosa ti stupisce e cosa ti affascina quando ti confronti con il pubblico sia in Italia che in Germania?

Il pubblico tedesco ormai adora le letture degli scrittori. Al pubblico tedesco piace sentire la voce di uno scrittore che legge il suo testo le Lesungen hanno una loro ritualità ben precisa, una regia attenta, è come un pezzo di teatro.

In italiano in fondo non c’è una giusta traduzione della parola Lesung. Qua le Lesungen sono più degli incontri, delle presentazioni  di un libro. E’  più importante  parlare collo scrittore e se legge un brano, questo deve essere breve. A volte si parla anche troppo a lungo su…si divaga. Ammetto che ho nostalgia delle Lesungen tedesche. E poi il pubblico italiano è meno attento, i telefonini squillano un po’ troppo per i miei gusti…

Ci puoi svelare i prossimi progetti della Casa di Goethe?

Il 9 settembre chiudiamo la mostra con tre artiste romane dal titolo “Con Goethe in Italia”,  presentata anche all’ambasciata italiana di Berlino a marzo scorso in cooperazione con Luigi Reitani e l’Istituto Italiano  di cultura di Berlino. Una mostra i cui artisti contemporanei si ispirano all’idea di Goethe della pianta primogenia, idea che Goethe ebbe all’Orto Botanico a Padova e Palermo. Per il 22 settembre prepariamo una mostra impegnativa su “300 anni del cimitero acattolico a Roma” con prestiti di quadri di valore dagli Stati Uniti, Svezia, Norvegia, Inghilterra eccetera. Il cimitero acattolico di Roma è un posto magico, è stato una tappa importante per i visitatori del grand tour e dipinto da molti pittori stranieri. Ancora oggi questo posto all’ombra della famosa Piramide attira turisti da tutto il mondo. Vi sono sepolti per esempio oltre a Keats e Shelley anche Gramsci e Carlo Emilio Gadda. Siamo orgogliosi di presentare questa mostra nei nostri spazi. Poi ci sarà una mostra su “Ritrovamenti e rinvenimenti di storie tedesche a Roma”. Mostreremo con oggetti vari anche di gran valore, che da anni un collezionista trova  nei mercatini di Roma, tracce di Viaggi in Italia e di soggiorni di tedeschi meno conosciuti che hanno vissuto a Roma – questo perché il nostro compito è anche lo scambio culturale italo-tedesco. Faremo una mostra con una giovane fotografa di Amburgo Kerstin Schomburg che è andata a fotografare i luoghi dipinti dal paesaggista J. Ph. Hackert. Sempre nel 2017 organizziamo una mostra sul musicista Hans Werner Henze che ha vissuto per decenni a Marino , ed era tra l’ altro amico di Ingeborg Bachmann. Presenteremo le traduzioni tedesche delle poesie di Valerio Magrelli, presentiamo gli scrittori borsisti della Villa Massimo e ci saranno tante altre cose che sarebbe lungo elencare. Comunque ulteriori informazioni si possono trovare sul nostro sito www.casadigoethe.it

Grazie Maria, ti aspettiamo giovedì 29 settembre, alle ore 19.00, alla sala eventi ENIT di Francoforte (Barckhausstr. 10)  per continuare a dialogare con te.

La Dr. Maria Gazzetti è nata a Viterbo. Ha studiato storia, filosofia e letteratura a Roma e ad Amburgo. Traduttrice e collaboratrice per le pagine culturali di varie testate tedesche, è stata a lungo attiva in Germania nel campo dell’organizzazione culturale. Dal 1996  al 2010 ha diretto la Casa della letteratura (Literaturhaus) di Francoforte; dal 2010 al 2013 il Lyrik Kabinett di Monaco di Baviera. In tedesco ha pubblicato tra l’altro una monografia su Gabriele d’Annunzio per Rowohlt. Dal 2013 è direttrice della Casa di Goethe a Roma: l’unico museo e centro culturale della Repubblica Federale Tedesca al di fuori dei suoi confini nazionali.

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Intervista  a cura di Michele Santoriello

(Consolato Generale di Francoforte – Ufficio Cultura)

 


La strada delle fiabe

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