Berlin Street Art Walk#6. Tutte le donne di Alicè

alicè
Foto di Zuleika Munizza
di Zuleika Munizza

Ad accompagnarci nella passeggiata del nuovo capitolo dedicato all’arte urbana è una delle più conosciute ed apprezzate street artist nostrane, Alice Pasquini, in arte Alicè – si è guadagnata la sua pagina wikipedia solo in tedesco!

Molteplici le tracce che lascia a Berlino nei suoi vari passaggi; uno degli ultimi lavori si può scorgere sulla Warschauer strasse, a pochi passi da quella che è la galleria a cielo aperto più grande d’Europa: la East Side Gallery, amato odiato bistrattato chilometro del Muro, che rimane allegra e colorata testimonianza di un periodo oscuro della città divisa.


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Gli storici murales che compongono la galleria possono essere considerati testimonianza di street art? in senso stretto e letterale si, ma sono dei disegni così contestualizzati fisicamente e storicamente che le si considera tele pubbliche piuttosto che non arte urbana, la caratteristica principale della street art e la temporaneità, in questo caso invece si cerca in tutti i modi di salvaguardare la memoria del momento in cui sono stati disegnati.

E’ in un angolo quasi nascosto che Alicè decora un’intera parete con un bellissimo soggetto femminile – soggetti a lei molto cari – infastidita dal fatto che, dai media alla pubblicità, le donne sono ridotte a stereotipi e oggetti sessuali, le rappresenta come femmine forti e indipendenti, mostrando una bellezza esteticamente pura.
L’intento è di interpretare ed esplorare i sentimenti umani e le loro relazioni.

Foto di Zuleika Munizza

Aspetto importante ed identificativo è l’uso del colore, che l’artista associa sempre al luogo e allo spazio dove fa apparire l’opera d’arte, sempre presenti i toni del blu e del salmone che ricordano la sua città natale, Roma, importante fonte d’ispirazione.

Non sceglie l’anonimato, come invece molti dei suoi “colleghi” in un’intervista dichiara: “Se fai qualcosa di rivoluzionario devi assumerti la responsabilità di quello che stai facendo, perchè non dovrei mostrare il mio volto se l’unica cosa che faccio è rendere più bella la città?”

Suspended, l’opera vicino al ponte Oberbaum, è il ritratto di una donna ripresa da differenti angoli, una sorta di sketchbook con il soggetto femminile ripetuto per sei volte in diverse pose ed inquadrature, dai primi piani passando per intere riprese di tutto il corpo, l’artista elabora così un frame continuo con la stessa scala cromatica. Con i colori caldi e familiari che lei usa di solito ed utilizzando una tecnica speciale, Alice crea l’illusione che tutto è dipinto ad acquerello.

In circa una settimana di lavoro, l’intervento segna il proseguo del suo percorso visivo, si allontana dagli procedimenti rapidi, in strada con piccoli stencil, che segnano le produzioni negli anni passati e si impegna, con pareti di grandi dimensioni,  in uno stile pittorico ricco di colori e dettagli visivi.

Il tratto è marcato e ripetuto come se fosse uno schizzo su carta, i colori si alternano tra vivacità e tinte più morbide, segnando lo spazio attraverso una bella dose di dettagli, dalle ombre ai giochi di luce fino alla vista d’insieme finale che risulta in simbiosi con lo spazio circostante.

Un motivo in più per passeggiare lungo la Warschauer strasse.

Ricerche a cura di: Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che organizza esplorazioni urbane e visite guidate, propone tra gli vari itinerari Street ArTour.

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