Oggi e domani, nel cuore di Berlino

© m.a.r.c. / CC BY-SA 2.0
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Tutto è cominciato nella primavera del 2012 in un appartamento di Friedrichshain, a pochi passi da quella Karl-Marx Allee che racchiude i segni di un passato ancora tangibile fatto di storie, conflitti e leggende.

L’idea di creare un quotidiano online in lingua italiana a Berlino era già nelle nostre valigie, preparate alla ricerca di nuovi orizzonti in fondo ai cieli di questi cupi anni ’10. Poche settimane dopo, il 7 maggio 2012, il Mitte era online. E noi eravamo già altrove: Charlottenburg, tutta un’altra Berlino, tutta un’altra storia. Ne sarebbero seguite molte, di storie diverse. Alcune di queste, nel corso degli anni, ve le abbiamo raccontate.

Il Mitte è nato come un esperimento, ma non è mai stato un gioco. Se quell’esperimento è fiorito in una solida realtà, il merito è stato soprattutto vostro: fin dai suoi primi passi, questo giornale ci è sfuggito dalle mani, diventando – inaspettatamente, travolgendoci – la voce di una Berlino pulsante che aveva bisogno di essere raccontata. Una Berlino (anche) italiana, composta da tanti microcosmi che comunicavano tra loro a fatica. Ricordiamo ancora le primissime mail: c’era chi si proponeva per una collaborazione, chi lanciava idee e spunti, chi chiedeva che ci espandessimo in altre città (e l’abbiamo fatto) e ancora chi ci criticava, sostenendo che non saremmo durati. Qualcosa stava nascendo, all’interno e all’esterno del nostro giornale.

Tre anni dopo Il Mitte è ancora qui, più forte che mai: con decine (anzi, centinaia) di migliaia di lettori ogni mese, una schiera di ottimi collaboratori, una pagina Facebook molto seguita, una serie di eventi di grande successo, la consacrazione da parte della stampa italiana e tedesca, la consapevolezza di avere contribuito alla creazione di una nuova forma di giornalismo “emigrante” che molti negli ultimi tempi hanno preso a modello.

Così, sebbene la nostra direzione in questo giornale si sia conclusa da qualche settimana, siamo felici. Felici perché sappiamo che Il Mitte non è stato solo un’avventura, ma una “lucida follia”. Felici perché questo giornale ambizioso è ancora in ottime mani – quelle italo-berliner di Filippo Erizzo, Dario Mosconi e Mattia Grigolo – che sapranno perpetuare i suoi punti di forza e curare i suoi punti deboli, facendolo crescere ancora.

Le strade della nostra vita hanno preso altre direzioni, allontanandoci dalla città che abbiamo imparato ad amare sempre più intensamente giorno dopo giorno, e che abbiamo cercato di raccontare senza timidezza, ma con un misto tra rispetto ed affetto.

Gute Reise, Il Mitte. Non ce andremo mai per davvero: Berlino vive ogni giorno nel nostro cuore, e questo giornale vive ogni giorno nel cuore di Berlino.

Valerio Bassan e Elena Brenna

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