Bembel: divieto dall’Unione Europea, ma è una bufala

Il bembel. Immagine rubata da wikimedia commons. Foto © ArcCan/ Wikimedia Commons / CC BY-SA 2.5
Il bembel. Immagine rubata da wikimedia commons. Foto © ArcCan/ Wikimedia Commons / CC BY-SA 2.5
Il bembel. Immagine rubata da wikimedia commons. Foto © Eva K. / Wikimedia Commons / CC BY-SA 2.5

Bannerino_FrancoforteFrancoforte – A scapito di tutti i problemi che ha, sembra proprio che l’Unione Europea unisca molto più che dividere. O almeno unisce nell’isteria che a volte riesce a scatenare nelle popolazioni che coinvolte. L’ultimo esempio risale a qualche giorno fa, proprio qui a Francoforte e per l’esattezza riguarda il famigerato Bembel.

Il Bembel è la tipica caraffa azzurro/blu in cui viene servito l’Apfelwein, il vino di mele, prelibatezza locale apprezzata praticamente solo in città dato che bisogna proprio esserci cresciuti per essere abituati al non certo facile sapore.

Ebbene, qualche giorno fa sui media cittadini ha fatto la sua comparsa la minacciosa notizia secondo cui l’Unione Europea stesse per approvare una normativa che avrebbe vietato il Bembel sulle tavole delle osterie francofortesi. Inutile dirlo: indignazione sulle rive del Meno. Una storia non nuova per chi è abituato agli ipotetici innumerevoli divieti che l’Unione Europea ha imposto alla tradizione italiana. E come molte volte è accaduto in Italia, lo stesso vale anche per Francoforte: non era vero.

Son bastate poche ore perchè fosse chiaro che non c’era alcun pericolo per il pregatissimo pezzo di ceramica. ma ormai l’orgoglio locale aveva già scaldato i motori e, così, poco importa. In breve è montata una campagna che ha generato un gruppo facebook (Liebe EU, lasst unseren Bembel in Ruh – Cara UE, lascia in pace il nostro Bembel), migliaia di like in poco tempo.

Ora, il Bembel non pare affatto essere in pericolo, ma ovviamente la cosa è del tutto irrilevante di fronte alla possibilità di poter esprimere il proprio orgoglio. La campagna anti-UE continua, smentite ufficiali non sortiscono effetti. Al di là dell’orgoglio inutile però ci possiamo godere la creatività degli internauti. Provare per credere, basta un giro su twitter sotto l’ashtag #bembelfilme. Ovviamente aspettando l’annuncio del prossimo divieto dell’Unione Europea.

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