Un paradiso selvaggio a tre ore da Berlino: le montagne della Svizzera Sassone

© Dario J. Laganà | Norte.it
 di Dario J. Laganà*

Berlino è una città ricca a livello naturalistico: ci sono laghi e parchi, una rarità per una grande metropoli. In tutto questo verde, però, a mancare sono sicuramente le montagne. Sebbene il paesaggio del Brandeburgo sia molto piacevole, specie se vi capita di fare un viaggio in macchina senza fretta, sono stati fatti vari tentativi per diversificarne il piattume: Teufelsberg è una collina artificiale realizzata coi detriti della Seconda Guerra Mondiale, così come lo sono il Volkspark Friedrichshain e il Volkspark Prenzlauer Berg. Eppure a Berlino ci si arrampica ovunque: sugli alberi, sui bunker nelle aree industriali, persino sulla Flakturm di Humboldthain. Ma la montagna, quella dove tocca camminare per ore col fiato corto per arrivare in cima e godersi un panorama mozzafiato, quella manca. Per i residenti però non rappresenta un problema grave: a circa due ore e mezza di macchina da Berlino, infatti, c’è un paradiso naturale che viene chiamato “Svizzera Sassone” (Sächsische Schweiz), dove si contano oltre mille scenografiche vette che raggiungono diverse altitudini.

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La zona montuosa, a ridosso dell’Elba – il fiume che passa anche da Amburgo, Dresda e da Torgau, dove gli americani incontrarono per la prima volta l’Armata Rossa durante la WWII – è meta di un forte turismo tedesco e anche un di un discreto turismo straniero.

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Il modo migliore per visitare la zona è quello di portarsi una tenda, definire un campo base ai piedi della montagna e poi trovare strade sempre diverse per raggiungere le vette. Per i più pigri esiste anche un hotel in cima.

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Qui si recarono artisti appartenenti alla corrente del romanticismo, che si lasciarono ispirare dalla bellezza selvaggia di questa regione. Tra loro anche il pittore Ludwig Richter e il compositore Carl Maria von Weber.

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La vetta più caratteristica è quella del Bastei, con il suo Basteibrücke, costruito più di 200 anni fa in legno e poi sostituito da uno in pietra nel 1851, insieme ad un castello diroccato e alla cittadina di Rathen e non lontano da qui si trova la fortezza di Königstein, una delle più grandi fortificazioni collinari in Europa.

Dario J. Laganà è un fotografo professionista specializzato in documentazione storico-sociale della città e dei suoi cambiamenti. Il suo blog fotografico su Berlino è Elephantinberlin.com, il suo sito è Norte.it |

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