I Rolling Stones a Berlino dopo mezzo secolo: “Qui iniziò la leggenda”

© xiquinhosilva / CC BY 2.0
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di Tonia Mastrobuoni
(scelto per voi da Lastampa.it)

Non era mica banale girare con i capelli lunghi nel 1965, persino a Berlino Ovest, persino se eri malato dei Rolling Stones e cambiavi look con ogni copertina. “Se il sabato giocava Hertha, rischiavi di imbatterti in qualche tifoso sbronzo che ti fracassava il cranio. Ma anche i genitori rompevano e ti rovesciavano quintali di brillantina in testa”, racconta Michael Baumann. Lui, però, i capelli li portava come i suoi idoli: per citare la conservatrice Frankfurter Allgemeine Zeitung in un articolo di allora, “più lunghi delle donne”.

E a settembre di quell’anno racimolò faticosamente gli 8 marchi per andare a vedere Jagger e compagni alla Waldbühne, per la prima volta in tournée in Germania dopo il trionfale giro negli Stati Uniti.

Purtroppo il concerto si rivelò una catastrofe epocale: durò appena venticinque minuti e fu seguito da quattro ore di pesanti disordini tra i fan delusissimi e la polizia. Baumann, intervistato dalla Tageszeitung, ricorda che già dopo il primo brano, una cover di “Everybody Needs Somebody To Love”, la gente cominciò a salire sul palco, schiacciata dalla folla.

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