L’M41, il bus del ghetto di Berlino

Ghetto_Bus
© Joseph Pearson

di Joseph Pearson
(da Needle Berlin)

In un assolato venerdì mattina, vedo un grande gruppo di persone in attesa alla fermata dell’M41 lungo Urbanstraße, al confine tra Neukölln e Kreuzberg. Questo dovrebbe indicare che il bus sia in arrivo. Ma io so che non è così, non ancora.

A quest’ora del giorno il bus, secondo la precisa tabella degli orari della BVG, passa ogni dieci minuti: 03, 13, 23… qualche volta finisce la sua corsa a Hauptbahnhof, altre volte arriva soltanto fino a Hallesches Tor.

Poco dopo, si sente un brusio nella folla, voci arrabbiate. Un gruppo di giovani che parlano arabo borbottano: l’attesa è troppo lunga, e siccome è una bellissima giornata proveranno ad andare a piedi alla fermata successiva. Questi tedeschi: sempre impazienti, anche quando il bus è solamente in ritardo di un minuto.

Se non fosse che il bus non è in ritardo di un minuto, e non è in ritardo solo oggi.

Dopo trenta minuti di attesa, un’insensata carovana di tre bus si avvicina, uno dietro l’altro, provenienti da Sonnenallee. La donna con i capelli color paglia dietro di me rimprovera l’autista: «Siete ancora in ritardo. Siete sempre in ritardo. E guardatevi, tre bus di fila! Questa è la peggiore linea di autobus dell’intera città». Il guidatore protesta: oggi è un’eccezione, ma le voci si scaldano ovunque attorno a lui. «No, è sempre così, sempre! Immer so! Immer so!».theneedle_logo

L’M41 è la principale linea di autobus che dal centro conduce a Sonnenallee, cuore della comunità libanese di Berlino, e alla S-Bahn di Neukölln, al limite del vecchio quartiere popolare di Berlino Ovest.

Ci sono diverse ragioni per cui l’autobus può essere in ritardo. È sempre pieno, e si ferma ad ogni fermata. C’è un tasso di natalità molto elevato nel quartiere, e ci sono costantemente donne che devono caricare e scaricare passeggini dalla porta centrale. Il quartiere è, per ragioni storiche, povero e ad alta immigirazione, e gode di scarsa considerazione da parte della città (basti guardare alla qualità dei marciapiedi in tutta Neukölln); così è possibile che ci sia una mentalità, riscontrabile in diverse capitali, per cui i quartieri di immigrati hanno semplicemente meno servizi e spesso non hanno modo di lamentarsene. Oppure, penso ad una spiegazione diversa: una volta a Roma, al capolinea di una linea di tram, ho visto tutti i conducenti seduti assieme al bar, intenti a bere un caffè. Poi sono tornati a bordo dei loro tram, uno dietro l’altro, presumibilmente per poi proseguire la loro partita a carte al capolinea opposto.

Finalmente partiamo, gli alberi verdi di Urbanstraße che guizzano rapidamente mentre ci avviamo verso Hallesches Tor. Gli animi si calmano fino alla stazione successiva, quando le voci arrabbiate si infuocano di nuovo. Nuovi passeggeri contrariati salgono a bordo, come se qualcuno smuovesse le braci di un fuoco per rianimare la fiamma.

I passeggeri si stanno scambiando i rispettivi lamenti, quando sentiamo un grande rumore proveniente dalla strada. Il bus rallenta, tutti ci voltiamo, per guardare la strada attraverso le finestre oscurate.

Riconosco i giovani che parlavano arabo – quelli visti poco prima alla fermata – che inseguono il bus, l’hanno appena perso. Poveracci. Ma non sono intenzionati a farlo scappare via senza vendicarsi. Ora lo attaccano, colpendo la fiancata con calci e pugni mentre corrono, cercando di farlo fermare.

Soltanto adesso il conducente sospira e, vedendoli, accelera.

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The Needle è il blog di Joseph Pearson, autore e storico canadese residente a Berlino. Creato nel 2008 sotto il nome di Berlin Memory Blog, da allora è cresciuto raggiungendo circa 50mila pagine viste mensili (10/13). Scritto in lingua inglese e aggiornato ogni sette giorni, è stato votato tra i migliori blog e siti su Berlino. Potete seguire The Needle anche attraverso Facebook e Twitter.

Joseph_Pearson

Joseph Pearson è uno scrittore, storico ed esperto locale di Berlino, interessato in come il passato influisca sulle questioni del presente. Nato in Canada da una famiglia Italo-Canadese, ha frequentato il liceo presso il Collegio del Mondo Unito a Duino (Trieste) e svolto un dottorato alla Università di Cambridge, nel Regno Unito. Si è spostato a Berlino da New York city, dove ha insegnato alla Columbia University, ora insegna alla New York University-Berlin. Ha lavorato nell’ufficio stampa della Commissione Europea, dello United Nations Development Program in Central Asia, è stato corrispondente da Berlino per il quotidiano nazionale The Globe and Mail, ha lavorato come saggista e blogger per il Teatro Schaubühne e partecipato come esperto di storia per alcuni documentari, tra cui National Geographic. Potete contattarlo a questo indirizzo: needleberlin [AT] gmail.com