I resti delle antiche mura cittadine distrutte per la costruzione di un hotel di lusso

Foto © Pedelecs / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0
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La Opernplatz. Il cantiere si trova, poco dietro il palazzo dell’Alte Oper, sulla destra. Foto © Pedelecs / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0

Bannerino_FrancoforteFrancoforte – Sotto i grattacieli e le decine di cantieri a cielo aperto della modernissima Francoforte si celano i resti di un passato lontano. E ogni tanto tornano alla luce.

E’ quello che è accaduto durante gli scavi per la costruzione dell’Hotel cinque stelle Superior Sofitel a Opernplatz. Durante gli scavi sono stati ritrovati 100 metri di mura medioevali, 40 metri dell’ antico Bockenheimer Bastion e i resti del fossato che proteggeva la città.

Le mura sono sopravvissute per mezzo millennio a guerre, bombe, al passaggio delle truppe di Napoleone e alla dittatura di Hitler ma sono state distrutte dagli escavatori per procedere alla costruzione di un hotel di lusso con facciata in vetro e pietra arenaria.

Qualche settimana prima ad Hedderheim, in occasione del ritrovamento della porta dell’antica città romana Nidda, la Römerstadt Nidda, il sovraintendente ai lavori della città, Olaf Cunitz, reclamava l’importanza di preservare i reperti archeologici per le generazioni future.vecchie mura opern platz

Dopo i ritrovamenti ad Opernplatz, Mark Gellert, portavoce di Cunitz, ha affermato: “Non sempre È possibile preservare tutto. La decisione della distruzione dei resti archeologici è stata presa insieme agli enti competenti, non si tratta di una decisione politica”.

Questa distruzione voleva forse significare che la modernità non può convivere con la storia? Perché invece le due cose non possono coesistere? Non si avrebbe potuto magari mantenere i resti delle mura e del bastione, creando un sito archeologico all’interno dell’ hotel?

In tal modo esso avrebbe acquisito ancora più valore. Un valore storico oltre che monetario.

[Sara Colace]

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