Si è spento ieri il critico letterario Marcel Reich-Ranicki

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Goebbels visita la mostra di "Arte degenerata" nel 1937. Bundesarchiv, Bild 183-H02648 / CC-BY-SA 3.0

Marcel Reich-Ranicki

FRANCOFORTE – Si è spento a Francoforte, all’età di 93 anni, il più importante critico letterario tedesco del dopoguerra, Marcel Reich-Ranicki.

La storia di Marcel Reich-Ranicki

Nato in Polonia e trasferitosi in Germania con la famiglia, fu perseguitato dai nazisti, che lo costrinsero a tornare a Varsavia, dove riuscì ad uscire vivo dal massacro del ghetto. Dopo la guerra espatriò in Germania Ovest e, dalla fine degli anni ’40, si dedicò all’attività di critico letterario.

Qui a Francoforte diresse, per molto tempo, la sezione letteraria della Frankfurter Allgemeine Zeitung. Divenne popolare al grande pubblico nel 1988 quando condusse la trasmissione televisiva Das literarische Quartett: qui, la sua passione per la polemica intelligente trovò un terreno fertile per esprimersi.

Reich-Ranicki è stato insignito di numerosi riconoscimenti: vinse il premio Goethe nel 2002, ottenne una laurea ad honorem alla Humboldt di Berlino nel 2007. Nel 2008, ricevendo il Gran Premio della TV tedesca alla carriera, tenne un discorso di protesta contro il basso livello culturale della televisione contemporanea.

Sull’importanza della cultura e della qualità aveva, dopotutto, costruito l’intera sua carriera. Il professore polacco era stato anche tra i fondatori del Gruppo 47 che aveva come obiettivo la rifondazione della cultura tedesca dopo la tragedia del nazismo e della guerra.


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(ale.gra)