Berlino, startup italiane premiate in Ambasciata: ecco com’è andata

di Giuseppe Colucci

Due settimane fa si è tenuto a Berlino il “Pirate Summit meets Geeks on the Plane”, appuntamento in cui la scena digitale berlinese degli startuppers e dei creativi ha incontrato una delegazione di investitori e co-founders di progetti di successo provenienti dalla Silicon Valley. L’obiettivo dell’incontro era, per questi ultimi, conoscere le peculiarità e le idee più innovative del panorama berlinese, mentre per i primi fare networking e, chissà, trovare un investitore interessato ai loro progetti.

Lo stesso concetto era, grosso modo, alla base del workshop tenutosi ieri, organizzato da Intesa San Paolo e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, dal titolo “Italian-German R&D Workshop & Start-Up Initiative”. L’obiettivo era favorire l’incontro tra alcuni progetti giovani del nostro Paese e un numero di investitori connazionali e tedeschi. I progetti presentati erano i vincitori dell’ “Intesa San Paolo Start-Up Initiative“, programma volto a premiare le eccellenze italiane nel campo dell’innovazione.

Mentre il primo evento, però, si è svolto nella cornice della Factory, scheletro di un palazzo in costruzione, che tra pochi mesi diventerà il centro nevralgico dell’energia creativa digitale di Berlino, tra polvere e calcinacci, in un’atmosfera dinamica e fuori dalle righe, l’evento di ieri è stato ospitato dall’Ambasciata Italiana a Berlino, in un’ambientazione un po’ agli antipodi, forse fin troppo ingessata.

La giornata, ad ogni modo, è stata suddivisa in due tronconi: al mattino, dopo l’apertura dei lavori da parte del nuovo Ambasciatore Italiano a Berlino, Elio Menzione, c’è stata una serie di interventi sul ruolo dell’innovazione nel panorama italiano ed europeo, sulla struttura del supporto finanziario transnazionale e dei programmi di finanziamento europeo, e sul ruolo dei parchi scientifici in Italia.

Dopo pranzo è stata la volta dei progetti vincitori dell’iniziativa di Intesa San Paolo: Frestyl, Travellution, Cj Aerospace, Cimteclab, e Greenetica. Tutti selezionati in Italia, il primo – piattaforma user-generated che permette l’interazione tra musicisti, produttori e utenti per discutere e generare informazione su concerti in programma in tutto il mondo – è attualmente di stanza a Berlino, entrato a far parte di un panorama, quello della capitale tedesca, già piuttosto ricco di progetti generati da menti italiane.

Ci sono stati alcuni spunti interessanti, ed in generale fa piacere notare un certo interesse per il mondo dell’imprenditoria giovanile. Anche in settori, come il web, in cui l’Italia è una generazione indietro rispetto ad altre realtà, come quella tedesca. Certo, l’evento è stato un po’ atipico rispetto al tema trattato, ma per lo meno qualcosa si è mosso.

Si voleva presentare l’Italia delle eccellenze (di cui si fatica sempre un po’ a trovare riscontro nella società civile) al mercato tedesco e internazionale, seguendo un po’ il filone inaugurato la scorsa settimana dal Governo Monti, intenzionato a dar spinta all’economia attraverso l’imprenditoria giovanile. Ma, in fin dei conti, si è faticato a intravedere l’atmosfera giovane, di innovazione, anche un po’ informale, che dovrebbe permeare questo genere di incontri. E che a Berlino si avverte ogni qualvolta si trattino questi argomenti.