Biergarten, una cartolina da Pankow

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© Coffi Festival

Sul finire dell’ottocento ci producevano birra e, prima ancora, timoni per le navi.
Poi ci fu la guerra e l’edificio se ne rimase così, abbandonato a se stesso.
Oggi c’è un sexy shop e una pompa di benzina sulla Berliner Straße e l’ex birrificio, silente, se ne sta proprio nel mezzo.
Con la sua bellezza antica e fatiscente, mattone dopo mattone, veglia su un biergarten pieno di gente che la birra continua a berla – ein großes Berliner,ein kleines – sorso dopo sorso, mentre intorno è un andirivieni di persone che ora, nei locali dove un tempo la birra veniva imbottigliata, ballano di notte e di giorno allestiscono mostre.
Nel cortile, sul retro, c’è persino un allevamento di api; produrranno miele da vendere durante il mercatino di Natale.
Sembra dischiudersi tutto qui l’entusiasmo e l’ostinazione berlinese alla creatività, alla riqualificazione dei luoghi.
Finché dura.
Incombe, anche su questo posto, la minaccia della speculazione edilizia, col suo becco di uccello affamato.
Ma non ora, non ancora.
Ora c’è l’estate da festeggiare, guardando la luna oltre il profilo nostalgico del fabbricato.
Bastano poche pedalate oltre la Schönhauser Allee, oltre l’imbellettata Prenzlauer Berg, per sentirsi ancora parte di una Berlino anticonvenzionale, ardita nei pensieri, con i suoi frammenti di storia scomposta e ricomposta, su una strada che porta il suo nome, sognante dei suoi stessi sogni, custoditi assieme alle api, ai tubi, alle ciminiere in un angolo remoto e caparbio della periferia di Pankow, mentre intanto, fuori, il giorno dilegua e il sole tramonta.

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*Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.

Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario a Berlino. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.

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