Guerra tra gang a Berlino, continuano gli arresti

Berlino continua la sua battaglia contro le gang di motociclisti. Un lotta senza quartiere i cui confini si stanno espandendo sempre di più: ieri la polizia ha effettuato almeno cinque raid coordinati in tutta la Germania. Tre di essi nel Brandeburgo (a Cottbuss, Eberswalde e Britz), gli altri a Karlsruhe, Bautzen, Chemnitz e Dresda.

A fare notizia, però, è stato l’arresto di tre biker provenienti dalla Scandinavia, che stavano viaggiando verso Berlino armati di esplosivo, un detonatore e giubbotti antiproiettile. A quanto sembra, i tre si stavano recando nella capitale con lo scopo preciso di organizzare un attentato dinamitardo. L’arresto, risalente al mese scorso, è stato reso pubblico soltanto ieri.

I tre arrestati – uno svedese, un macedone ed un iraniano – sono stati intercettati nella città portuale di Rostock, mentre si stavano imbarcando a bordo di una macchina affittata. Due sono Bandidos (la principale gang rivale degli Hells Angels), il terzo era comunque a stretto contatto con la banda, pur non facendone direttamente parte.

La violenza tra le gang ha avuto un’impennata nei mesi scorsi, dopo che a giugno dei Bandidos avevano sparato ad André Sommer, leader degli Angels. All’inizio di luglio gli Hells Angels hanno poi diffuso una “dichiarazione di guerra” nei confronti della gang rivale dei Bandidos, facendo degenerare la situazione.

Nelle scorse settimane gli Angels avevano anche risposto al fuoco, sparando a due Bandidos durante un meeting della gang. “Berlino è luogo di importanza strategica per le bande”, ha spiegato il Ministro degli Interni Frank Henkel. “Chi perde la propria influenza qui, la perde in tutta la Germania Est. Ecco perché il cuore del conflitto è nella capitale”.