Berlino: cessato allarme, la Merkel smentisce Grecia fuori dall’euro

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C’è stato un momento in cui ci si è spaventati un poco. Indiscrezioni vedevano la cancelliera Angela Merkel convinta dell’inutilità del dialogo con Atene, con una prospettiva di abbandono dell’euro da parte della Grecia. Cosa desiderata – secondo un sondaggio – dal 51% dei tedeschi, mentre all’inizio dell’anno in corso, tra gli abitanti di Germania il 55% voleva che la Grecia mantenesse la moneta unica.

L’allarme è stato dato da la Bild che parlava di una Merkel pronta al Grexit, dovuto essenzialmente alla due ore di trattative avute con il premier greco Alexis Tsipras e con quello francese François Hollande. Trattative che hanno avuto un epilogo disastroso. I punti di frizione verterebbero sulle pensioni, la riforma del lavoro e la ristrutturazione del debito da saldare. Oltre a questo, secondo la fonte, pare ci sia stato un accapigliarsi sulle percentuali nella differenza tra entrate e uscite dello Stato, al netto degli interessi (avanzo primario) con una richiesta, da parte dei creditori, di un impegno della Grecia  a mantenerla all’1%, mentre il governo Tsipras vorrebbe impegnarsi su uno 0,75% per l’anno in corso.

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Alexis Tsipras / Photo by Esquerda.Net

Ad ogni modo è arrivata la smentita da Berlino, proprio dalla cancelliera stessa, la quale ha assicurato che la linea non è cambiata e che si continuerà a trattare. “Dove c’è volontà c’è anche una strada, ma la volontà deve venire da tutte le parti”. Queste le parole di Angela Merkel. Chiare. Limpide. Esaustive.

Si continua, dunque, e sempre da Berlino, il portavoce Steffen Seibert assicura che c’è un impegno concreto perché la Grecia resti nell’euro, mentre da Atene le puntualizzazioni sono sempre dure:”Non si accetteranno tagli a stipendi e pensioni”.