C’è un nuovo locale in cittá: Factory Kitchen combina in modo creativo cucina e intrattenimento

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di Alessia Del Vigo

È vero, a Berlino aprono bar e ristoranti quasi ogni ora e non è detto che tutti siano destinati al successo. Di Factory Kitchen però ho l’impressione si sentirá parlare a lungo. Factory esiste come realtà già da anni, immersa nel verde della Bernauer Straße, quasi nascosta dai resti del Muro, offre uffici e co-working space, organizza workshop e ha contatti con aziende internazionali molto importanti, vantando partnership con Soundcloud, Google e chi più ne ha più ne metta e prefiggendosi l’obiettivo di aiutare soprattutto gli imprenditori più giovani a costruire relazioni utili per le loro imprese e il loro futuro.
Da circa un mese Factory è anche cucina e intrattenimento. Il 25 agosto una nuova creatura è entrata in scena: si tratta della Factory Kitchen, uno spazio curato e informale, al piano terra dell’edificio sulla Rheinsberger Straße. L’evento “Cook it, like it, share it” ha voluto inaugurare la nuova creatura del team di Factory, invitando blogger di cucina berlinesi a collaborare con i cuochi di Factory, mettendo in tavola piatti del menù settimanale e creazioni dei blogger. L’apertura è avvenuta in orario, alle 19.00 di un giovedì di agosto caldo e soleggiato. Una miriade di bicilette erano assicurate ai pali del cancello e fuori si respirava un’aria frizzante, un’aria di novità.

Il locale, sotto l’attenta direzione di Nicholas Patrick Hahn, propone pranzi gourmet tutta la settimana, ai quali si aggiunge un’offerta serale per il venerdì e il sabato. Il concetto dell’intera avventura è ”creativo, urbano, fresco” e questa è stata la linea che ha ispirato food blogger come Epicee, Fraeuleinchen, In search of, The Waitress e Zucker und Jagdwurst. Lo staff è giovane, come giovani sono le idee e gli abbinamenti. L’evento di lancio è stato molto dinamico e una grande curiosità, unita a una notevole affluenza, ha reso subito difficile portare avanti un flying service e siamo finiti tutti in fila al bancone che affaccia sulla cucina. Abbiamo “agguantato” piccole delizie e curiosato in giro, mentre blogger e cuochi lavoravano alacremente, perfettamente organizzati. Sono riuscita ad assaggiare solo tre portate, ma il maiale piccante di Factory é valso da solo l’attesa, semplicemente fantastico. L’atmosfera era rilassata, mentre la musica, distribuita tra un dj-set e una band dal vivo, ha offerto un intrattenimento mai banale e animato l’ingresso, presto chiuso per trasformarsi in pista da ballo. Fuori, sulla passerella di legno, la gente ha continuato a chiacchierare, ballare e a bere un ultimo calice di vino fino a quando, inforcate le bici e accesi i led, quasi tutti sono tornati a casa. Con una miriade di stimoli e un cucchiaio di legno in più.