Che cos’è un “Berliner”? 4 cose che usano il nome della capitale tedesca

Berliner

Ci sono molte cose che prendono il nome da Berlino e a Berlino sono state ispirate. Riportiamo quattro esempi, che alcuni di voi già conosceranno, ma che altri non avranno probabilmente mai sentito nominare. La lista, però, è ancora lunga, perché Berlino ha influenzato il linguaggio nei modi più strani e per le ragioni più disparate. A cosa può riferirsi la parola “Berliner“?

Berliner

Conosciuto anche in altri luoghi della Germania come Krapfen, soprattutto in Baviera e in Austria, Puffel ad Aachen e Kräpfen in Assia, il Berliner è il prodotto di pasticceria che più ricorda la “bomba” italiana, vale a dire una palla di pasta lievitata fritta, riempita di marmellata e ricoperta di zucchero a velo. Incredibilmente, però, a Berlino, il Berliner è chiamato più frequentemente Pfannkuchen, mentre il termine Berliner è usato soprattutto nel nord della Germania.

Berliner Stunde

Che un’ora sia costituita da 60 minuti non è sempre vero, soprattutto a Berlino. Durante le sedute del Bundestag, il Parlamento della Repubblica Federale tedesca, nel 2002 venne infatti introdotta la Berliner Stunde, vale a dire un’ora di 62 minuti. Durante le sessioni parlamentari, a ogni fazione venivano all’epoca consentiti interventi di durata proporzionale al numero dei suoi delegati. In qualche modo, però, si ritenne che il calcolo tradizionale dei minuti non fosse sufficiente a garantire agli esponenti dei vari partiti politici dei tempi di intervento equi. Vennero quindi aggiunti ai 60 minuti dell’ora altri 120 secondi.
Non è un meccasnimo del tutto nuovo, perché prima della Berliner Stunde era stata utilizzata allo stesso scopo la Bonner Stunde, di 68 minuti.


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Berliner Testament

Il Berliner testament è uno speciale tipo di testamento congiunto, in cui due coniugi si nominano eredi a vicenda, escludendo ogni possibile terzo, figli inclusi. Nullo in Italia e in Francia è però ammesso in Germania, dove è usato per impedire che i figli possano pretendere le loro quote ereditarie dal genitore superstite, obbligandolo a vendere parte della sua proprietà, ove non ci sia altro modo di liquidarle. Questo ovviamente presupponendo il fatto che alla morte di entrambi i genitori l’eredità passi comunque, automaticamente, ai figli.

Berliner Zimmer

La Berliner Zimmer è una stanza allungata tipica delle abitazioni dell’alta borghesia di fine ‘800 e inizi ‘900 caratterizzata dal fatto di collegare la parte frontale (Vorderhaus), un tempo abitata dai proprietari, a quella posteriore, un tempo destinata al personale di servizio.
L’unica finestra della Berlin Zimmer dà normalmente su un cortile interno, ragion per cui la luce è sempre assai scarsa, soprattutto in inverno e nei piani inferiori. Questo poteva non essere un problema ai tempi di Karl Friedrich Schinkel, il celebre architetto che la progettò, ma oggi la contrazione dello spazio e l’emergenza abitativa hanno portato spesso la Berliner Zimmer a essere venduta quasi come appartamento a sè e questo compromette di molto la sua abitabilità. Senza contare che la sua struttura ricorda quella di un corridoio e senza le due parti collegate appare decisamente strana e poco attraente.

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