Saul Leiter: poesia visiva al Fotografie Forum Frankfurt

Saul Leiter Untitled, 1950er (Selbstporträt) © Estate of Saul Leiter Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York. Dal sito del FFF.
Saul Leiter Untitled, 1950er (Selbstporträt) © Estate of Saul Leiter Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York. Dal sito del FFF.
Saul Leiter, Untitled © Estate of Saul Leiter. Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York. Dal sito del FFF.

Bannerino_FrancoforteSarà visitabile ancora per pochi giorni la retrospettiva di Saul Leiter presso il Fotografie Forum Frankfurt.

Saul Leiter è un fotografo scomparso da pochi anni, il cui talento è stato pienamente riconosciuto solo da pochi decenni. Nato nel 1923 a Pittsburg in Pennsylvania, a soli diciasette anni Leiter si scopre appassionato d’arte e in particolarmodo di pittura. Purtroppo la sua attitudine non viene supportata dalla famiglia: figlio di un noto rabbino, il padre non accetta la sua vocazione e lo spinge agli studi ebraici. Il giovane Saul decide dunque di apprendere arte da autodidatta imponendosi un programma maniacale di studio che lo accompagnerà per tutto il corso della sua vita.

Infatti, dopo pochi anni, decide di allontanarsi dalla famiglia e di trasferirsi a New York dove viene introdotto dal suo amico e artista Richard Poussette-Dart alla pratica fotografica. Da quel momento in avanti Leiter riesce a concretizzare la sua visione pittorica del mondo per mezzo della fotografia.

In mostra sono esposti un centinaio di lavori che ripercorrono le principali sperimentazioni tecniche affrontate dal fotografo nel corso della sua lunga carriera: dal bianco e nero al colore, dagli interventi pittorici su fotografia alla pittura di per sé.

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Saul Leiter Carol Brown, Harper’s Bazaar. © Estate of Saul Leiter Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York. Dal sito del FFF.

Ciò che colpisce alla vista di queste immagini è l’accuratezza e la poesia con cui Leiter trasla il medium utilizzato, la fotografia, per ricreare delle immagini pittoriche astratte e pure. La fotogrfia si perde scoprendosi pittura: il soggetto si cela nelle grandi campiture monocromatiche che il fotografo utilizza per indirizzare lo sguardo dell’osservatore.

L’immagine è il risultato di un processo di stratificazione della visione: tramite filtri reali Leiter vede quella che sarà la sua futura opera attraverso una composizione estrema e sovrapposta. Le sue istantanee dei passanti sfocati, visti attraverso il vetro appannato del bar da cui osserva il mondo risultano delicate e poetiche. Così come gli ombrelli rossi che spiccano tra le volute di neve.

Notevoli anche gli interventi pittorici sulle fotografie di nudi femminili: l’immagine si trasforma diventando plastica e surreale.

Altrettanto interessanti i suoi taccuini: piccoli mondi nostalgici contenenti la sua instancabile ricerca.

Sicuramente da non perdere sia per gli amanti della fotografia, sia per gli appassionati di pittura, la mostra “Saul Leiter. Retrospektive” sarà visitabile fino al primo marzo presso il Fotografie Forum Frankfurt.

Il FFF è aperto da martedì a domenica dalle 11 alle 18, con apertura straordianaria il mercoledì fino alle ore 20. Costo del biglietto € 6 / 3.

Costanza Sartoris

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