Giorno della Memoria, una lezione sul rapporto tra Nazismo e la Goethe Universität

Foto © Jürgen Matern/ Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0
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L‘IG-Farben Gebäude Foto © Jürgen Matern/ Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0

FrancoforteFrancoforte – Oggi, 27 gennaio, è l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, nonchè giorno della Memoria dedicato al ricordo delle vittime delle persecuzioni antisemite perpetuate in tutta Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel Casino del campus West End, scampato ai danni causati dall’incidente di sabato, si terranno diversi incontri per commemorare questa tragedia. Il più interessante è quello delle ore 18 nell’aula 1.801 intitolato Mengele und die Goethe-Universität. Si tratterà di una lezione del prof. Benjamin Ortmeyer che, come da titolo, riperocrrerà il rapporto tra il dottor Josef Mengele e l’università della metropoli sul Meno. Lo scienziato nazista che non esistava a condurre esperimenti sulle cavie umane infatti non solo si laureò proprio a Francoforte, ma tramite contatti riuscì a far ritorno in visita nella città anche in seguito alla guerra senza mai venire arrestato.

Il rapporto col nazismo da un lato e con la comunità ebraica della città genera un intreccio particolare nell’università. Infatti c’è sempre stato una relazione molto stretta con i numerosi ebrei che abitava sulla sponda nord del Meno, tanto che alla costituzione della fondazione dell’allora Universität Frankfurt am Main, esattamente cento anni fa, parteciparono diverse famiglie ebraiche. Detto questo con il regime nazista in nessuna altra università della Germania le espulsioni di docenti e studenti furono tanto numerose.

Finita la guerra, tra gli intellettuali ebrei che fecero ritorno in patria e a Francoforte ci furono pure Adorno e Horkheimer, i due filosofi più rappresentativi della “scuola di Francoforte”. Il secondo fu rettore per diversi anni. Il primo è riconosciuto come uno dei più grandi filosofi del Novecento.

Il rapporto tra università e comunità ebraica è stato ricucito ma ironia della sorte il campus universitario di West End, dove ora si trovano la maggior parte delle facoltà, ruota attorno ad un palazzo che ricorda costantemente il passato nazista. L’IG-Farben-gebäude, una delle sedi della grande industria chimica che durante il periodo nazista produsse anche i gas utilizzati per sterminare gli ebrei nei campi di concentramento.

[ale.gra]

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