In un blog, la vita senza privacy del berlinese Christian Heller

1984

Christian Heller lo descrive come un esperimento di “post-privacy”, ovvero quel movimento che considera futile il tentativo di proteggere la propria vita privata oggi, con i progressi tecnologici che ci sovrastano. Un esperimento, il suo, che a molti non piace, e che viene criticato come “ingenuo e pericoloso”.

Il 28enne di Berlino ha infatti deciso di seguire la filosofia dell’informazione privata resa pubblica: «L’informazione è più utile quando è alla luce del sole», ha dichiarato all’agenzia di stampa tedesca DPA.

E così, dalla sua stanza nell’ex Berlino Est, dove al muro non manca il poster con la scritta “Il Grande Fratello ti sta guardando”, Christian Heller tiene un blog dove descrive i dettagli della sua vita quotidiana, dalla scelta del dessert per cena agli incontri sessuali. Niente tabù, niente omissioni.

Con brevi post quali “ho fatto un po’ di pulizie”, “ho fatto sesso” e “ho tenuto un dibattito marxista su Twitter”, Heller afferma di avere in cambio una “grande gioia” dal suo esperimento. Il suo sito ha una grafica e un utilizzo molto simile a Wikipedia, con le voci del diario che rimandano a collegamenti con altri livelli della quotidianità.

Peter Schaar, responsabile per la protezione dei dati in Germania, ha accusato il 28enne di minimizzare il rischio di soppressione che accompagna la sorveglianza su larga scala.