Vent’anni fa moriva lo squatter Silvio Meier: oggi una via lo ricorda

Era il 21 novembre 1992 quando Silvio Meier, al tempo 27enne squatter legato ai gruppi della sinistra extra-parlamentare, venne assassinato a coltellate da un gruppo di militanti neo-nazisti nella fermata U-Bahn di Samariterstraße, dove oggi ancora una targa di marmo (sopra) ne conserva il ricordo.

Il prossimo 26 aprile, a poche decine di metri dalla stazione, la vecchia Gabelsbergerstraße diventerà Silvio-Meier-Straße. A prendere la storica decisione – caldeggiata per anni dai gruppi di militanti dell’estrema sinistra – è stato il sindaco di Friedrichshain. Lo ha annunciato ieri.

Nell’autunno del 2012, alcuni gruppi di berlinesi erano scesi in piazza in occasione del ventennale dell’assassinio dell’attivista originario di Quedlinburg, che al tempo aveva contribuito ad alzare significativamente le tensioni socio-politiche all’interno della capitale tedesca da poco riunificata.

Una grande manifestazione ha attirato più di 3500 persone, in particolare esponenti dei gruppi della sinistra extra-parlamentare, ma anche anarchici, Linke e Verdi. Durante il corteo, che ha attraversato Lichtenberg e Friedrichshain, non sono mancati alcuni momenti di tensione. I manifestanti hanno attaccato un ritrovo neo-nazista in Lückstraße, lanciando bottiglie, colorando i muri di vernice nera e lanciando numerosi petardi.

La polizia è intervenuta contro i manifestanti, arrestandone una decina. Gli agenti hanno anche impedito che una frangia di militanti di estrema destra, circa una trentina, entrasse in contatto con il resto del gruppo. Poche ore prima, un corteo contro la NPD, il partito nazionalista tedesco, aveva attraversato anche le vie di Rudow.

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