Dall’università al crowdfunding: Tame inventa un motore di ricerca per Twitter

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È nato come uno spin-off della Humboldt, ora sta diventato grande: Tame, progetto realizzato da quattro ex studenti dell’ateneo berlinese, ha raccolto un finanziamento di 250mila euro per realizzare il primo “motore di ricerca” dedicato esclusivamente a Twitter.

“Vogliamo rendere la ricerca all’interno del social network semplice, un po’ come Google ha fatto con tutto il web”, ha spiegato il CEO Frederik Fischer. Tame, disponibile già da ora in versione beta, offre due livelli di ricerca: all’interno dei propri contatti e in tutto il social network.

I tweet appaiono divisi per argomento, per persona, per contenuto (foto, video, link). Si può selezionare il range temporale in cui effettuare la ricerca. Attraverso un algoritmo sviluppato ad hoc, Tame – che utilizza un dominio “italiano” per creare il gioco di parole “Tame it” (“Domalo!”) – si propone di rendere la ricerca su Twitter più semplice, veloce e soprattutto funzionale.

Non si tratta dell’unico sito a voler fornire un servizio di “social research”: anche Topsy e Kurrently hanno sviluppato sistemi simili, anche se rivolti a tutti i network, non solo a Twitter. Tame punta ad offrire tecniche di ricerca sempre più personalizzate e professionali, includendo anche la possibilità di monitorare più account contemporaneamente.

Per cercare finanziamenti, i quattro ragazzi di Tame avevano avviato una campagna di crowdfunding attraverso la piattaforma Companisto, sperando di ottenere 25mila euro. Nel tempo previsto – tre settimane – ne hanno raccolti dieci volte di più. E tra poco voleranno in Silicon Valley per un soggiorno lavorativo di tre settimane: è il premio per essere stati selezionati dalla giuria del German Silicon Valley Accelerator.