Povera ma Sexy – “Bottiglie”

[© Kris Carillo on Flickr / CC BY 2.0]
Kris Carillo on Flickr / CC BY 2.0]
di Nora Cavaccini*

L’uomo che raccoglie il vetro qualche volta dorme ad Ostbahnhof.
Lo fa giusto un paio di ore, sulla panchina all’ingresso, davanti alla vetrata.
La domenica le porte scorrevoli si aprono e si chiudono in continuazione, per il flusso di gente che va o che viene dal Berghain.
Pà.
Ed entra un ragazzino maledettamente giovane con i piercing in faccia.
Pà.
Ed esce una comitiva di amiche civettuole, ognuna fuori di testa a suo modo, con il trucco già pallido, avvenenti ma stanche.
Tutti, prima o poi, lasciano una bottiglia.
L’uomo che raccoglie vetro gira con due buste e un carrello.
Quando fa notte si mette in testa una piccola torcia, per meglio guardare nel buco nero di un cestino della spazzatura.
Separa il vetro dalla plastica, perché è un uomo meticoloso, e sa che l’una è remunerativa e leggera e l’altro invece è pesante e di scarso valore.
È il vetro, che gli assomiglia.
Ogni tanto, da Ostbahnhof prende un treno.
Arriva fino a Schönefeld, e si trascina su per la salita.
L’aeroporto è remunerativo, abbonda la plastica.
In mezzo a tutto quel fervore di gente che parte, di gente che torna, di valigie, delusioni e speranze, l’uomo del vetro si muove con passo stanco.
Cammina lento, come un uomo di altri mondi o come un naufrago.
Non conosce la smania di tormentarsi l’anima, né altro viaggio che non sia quello che da Schönefeld lo riporta ad Ostbahnhof.
Prima raccoglie un’ultima bottiglia.
Che poi era la mia.

***

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* Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.

Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.

Ogni post è costituito da un breve un racconto. A ogni racconto è associata una mappa. Qui, cliccando sugli indicatori, comparirà una descrizione. Si tratta di informazioni “turistiche” che non mirano ad essere esaustive ma a collocare meglio il racconto nei luoghi che lo hanno ispirato.

Photo by mikecogh

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