Uno scambio di terreni per salvare l’East Side Gallery?

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© Il Mitte / Zero Produzioni

Uno scambio di terreni. Pare essere questa l’ultima possibilità per mantenere l’East Side Gallery, la lunga sezione di muro situata tra i quartieri di Friedrichshain e Kreuzberg e minacciata dalla costruzione di un palazzo di lusso nelle scorse settimane, nel suo aspetto originale.

Dopo le proteste di piazza e l’intervento di una star della televisione come David Hasselhoff, la partita resta apertissima. Ma ora, in prima fila nella battaglia per il salvataggio del Muro, c’è Franz Schulz, il sindaco del quartiere, che per primo aveva deciso di avallare il progetto immobiliare di una società israeliana.

Schulz (Verdi), avrebbe chiesto all’investitore Maik Uwe Hinkel di rinunciare al terreno affacciato sulla Sprea, proprio a ridosso del Muro, in cambio di un appezzamento meno significativo dal punto di vista storico. Difficilmente Hinkel accetterà la proposta, visto che ha dalla sua un contratto firmato, comprensivo di permessi di costruzione e di abitabilità ventennale.

Tuttavia, secondo BZ, la società potrebbe anche cambiare idea. E ci sarebbe già una nuova possibile destinazione per il lussuoso progetto Living Levels: l’area attorno allo Schillingbrücke, dove oggi sorge un altro simbolo della Berlino che resiste, il centro culturale Yaam. Sono previsti incontri in questi giorni e importanti novità potrebbero arrivare già entro la fine della settimana in corso.

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