Impressioni sulla prima edizione del Bread&Butter by Zalando

Photo by Yulia Gerasimenko
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Bread&Butter-A trend show for everyone by Zalando dal 2 al 4 settembre 2016

di Oriana Poeta

Ultimamente, per diverse ragioni, mi sto avvicinando al mondo della moda. Non che prima ne fossi completamente all’oscuro, ma non destava più di tanto il mio interesse. Negli ultimi tempi, sia per ragioni lavorative, sia, soprattutto, per seguire e capire la società, e chi, in qualche modo, la influenza, ho cominciato ad osservare questa realtà diversamente, con un occhio curioso, come una bambina, per lasciarmi stupire, per imparare.
Non ho perso, quindi, l’occasione di visitare, sabato 3 settembre, il super-pubblicizzato Bread&Butter, all’Arena Berlin.
In una location che già conoscevo, e con calde temperature, inizialmente mi sono goduta la Sprea, sorseggiando un mate, dal quale, da buona berlinese, sono ormai dipendente. La musica curata da Boiler Room, una comunità musicale underground, mi ha tuttavia invitata quasi subito ad entrare e ad esplorare. Numerosi stand si susseguivano e senza soffermarmi ad osservarli da vicino, mi sono lasciata trasportare dai colori. All’inizio mi è sembrata solo una fiera, senza nulla di particolare, senza alcun valore aggiunto.
Mi sbagliavo.
Ho deciso, quindi, di proseguire e di avvicinarmi ad ogni stand e anche lì, se non si è appassionati delle ultime collezioni, non si è fanatici dello shopping, non si prova alcuna emozione. Eppure potevo toccare abiti e accessori, che ormai si comprano on-line, farmi personalizzare maglie e jeans o addirittura farmi pulire le scarpe. Se avessi voluto, averei potuto anche avere un make-up completo e delle nuove unghie!
Non mi bastava.
Sono uscita fuori e ho seguito #StepIntoMARNI e qui il marketing mi ha fatto vivere la prima experience. Immaginatevi un percorso quasi al buio, sulle pareti video pubblicitari di scarpe che non sono ancora disponibili e giovani, attraenti uomini, che ti invitano a guardare queste nuove creazioni su piedistalli, ma attraverso un tablet! Sì, avete capito bene: le scarpe, create da Marni insieme ad un altro brand, come Timberland o Dr. Martens, non c’erano davvero.
Sarà stata un’idea semplice, o forse no, ma mi è piaciuta.
Finalmente entusiasta, sono voluta tornare allo stand di Hilfiger, per scoprire, da vicino, la collezione di Gigi Hadid. Alcuni pezzi erano belli, ma anche per un portafoglio decisamente ben nutrito. E se, come me, non lo avete, scoprite Zalando Privé, lo shopping club di Zalando, dove si possono fare ottimi affari, e che in Italia è stato lanciato solo da qualche mese.
Zalando, in effetti, si sta espandendo sempre di più e allo stesso tempo si sta anche aprendo, permettendo a tutti, ad esempio, di partecipare a quest’evento, precedentemente chiuso al pubblico. E così, grazie all’acquisizione, avvenuta nel 2015, del Bread&Butter da parte di Zalando, ho visto, per la prima volta, una vera sfilata, quella di Hugo Boss, durata solo quindici minuti, ma che è valsa la mezza giornata.
Per finire, interessante è stato anche lo stand della Nike, dove ci si poteva registrare, prendere i gadget e diventare runner. Parliamo di quaranta minuti di corsa, musica, pseudo-balletti e tanto sudore, ma uscendo mi sono sentita bene, un po’ affamata e felice di aver trascorso un bel pomeriggio.