“I morti stanno arrivando”, la protesta di Berlino

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Di Emanuela Barbiroglio

Domenica 21 giugno Berlino ha ballato sulle note della Fête de la Musique e gioito per l’inizio dell’estate, il sole è tramontato alle dieci e guardarlo è risultato bellissimo, ma non e stata una giornata di festa per tutti.

In migliaia (5000 secondo il “Morgenpost”) si sono radunati ieri pomeriggio alle 14 di fronte al Reichstag per protestare contro le politiche di frontiera adottate dall’Unione Europea.

Approfittando della visibilità data dalla concomitanza con gli altri eventi, i manifestanti hanno commemorato i profughi morti nel tentativo di fuggire dalla disperazione. Vestiti di nero in segno di lutto, hanno portato bare coperte dalla bandiera europea e croci di legno, lapidi di polistirolo e una sorta di carro funebre per celebrare un funerale simbolico. Sotto gli occhi della Polizia e quelli dei turisti, seppellivano coloro che non avranno sepoltura, mentre l’orchestra dell’Opera di Stato suonava Beethoven in Unter den Linden.

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Il monito “I morti stanno arrivando” doveva ricordare ai cittadini e ai politici la responsabilità nei confronti di tutte le persone che in questi giorni stanno fuggendo da Paesi in guerra a bordo di spaventose imbarcazioni e che nella migliore delle ipotesi si ritrovano le porte sbarrate, nella peggiore quelle porte non le vedranno mai. L’acqua salata del mare sopra le loro teste, l’indifferenza, anzi la paura ignorante e, spesso, la rabbia di chi sta sulla riva: noi.

L’evento e stato organizzato dal ZPS (Zentrum für Politische Schönheit, il Centro per la bellezza politica) di cui avevamo parlato diverso tempo fa, e che si definisce una “squadra di assalto che esplora la bellezza morale e la grandezza umana nel campo della politica” nel segno di un “umanesimo aggressivo”.

Il ZPS aveva annunciato qualche settimana fa il possibile arrivo a Berlino dei cadaveri ritrovati per dare loro un rito dignitoso, ma pare che le bare gia sotterrate nei giorni scorsi a Gatow e Schöneberg fossero vuote come quelle di ieri.

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“Sangue, sangue, sangue sulle vostre mani”, scandivano i manifestanti rivolti alla Cancelleria. La polizia ha impedito loro di scavare il terreno, li ha invitati piu volte a calmarsi e ha chiamato i rinforzi, ma a nulla è servito finché non hanno deciso di lasciare la zona di loro spontanea volontà. Una cinquantina di persone sono state arrestate.

L’iniziativa si è inevitabilmente scontrata con la critica dei politici. “Con tutta la comprensione per la rabbia degli attivisti di fronte alle migliaia di profughi annegati nel Mediterraneo, mettere in scena uno spettacolo di cadaveri supera il limite morale”, ha dichiarato il commissario per i rifugiati del governo federale, Aydan Özuguz (SPD). Allo stesso modo, il presidente della commissione per gli affari interni del Bundestag, Wolfgang Bosbach (CDU): “Con tutto il rispetto per l’impegno umanitario: tali azioni vanno oltre la pietà”.

Fonti:
Politicalbeauty

Berliner Morgenpost

Der Tagesspiele (foto)

Rainer Jensen : dpa
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