Grüne Soße, orticoltori francofortesi a Bruxelles per la certificazione IGP

Foto © ArcCan/ Wikimedia Commons / CC BY 2.0 DE /
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Bannerino_FrancoforteFrancoforte –  Circa una settimana fa una delegazione di rappresentanti delle francofortesi Gartenbau-Verbänden – leghe degli orticoltori –  si è recata a Bruxelles sotto invito della commissione per presentare il loro prodotto di punta: la Grüne Soße – la salsa verde.

Fatta di sette erbe differenti (borragine, cerfoglio, crescione dei giardini, prezzemolo, sanguisorba, acetosa e l’erba cipollina), la salsa verde francofortese è uno dei piatti tipici della città. La sua origine è da ritrovarsi nel quartiere di Oberrad, a sud della città. Un tempo paese di orticoltori, questo agglomerato è ora parte della città a tutti gli effetti, ma ha conservato ancora una “cintura verde” che lo circonda e dove ancora sono attive le piccole aziende agricole che coltivano le sette erbe necessarie.

L’invito a Bruxelles è giunto dopo che ormai quasi quattro anni fa la lega degli orticoltori aveva presentato richiesta all’Europa per ottenere il sigillo “Geschützte geografische Angabe” (G.g.A.), che in italiano tutti conosciamo come “Indicazione geogragica tipica” (I.G.P.). Gli orticoltori si dicono ottimisti e attendono un responso. Sembra quindi che, dopo 8 anni – quando l’associazione che li riunisce si costituì – gli orticoltori siano vicini a vincere la loro battaglia per la protezione di questo pezzo di cultura gastronomica tedesca.

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Il monumento per la salsa verde a Oberrad. Probabilmente uno dei monumenti più brutti del pianeta. Foto © Jpp/ Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0

Ottenere il sigillo significherebbe facilitare la vita alle piccole aziende che ancora operano sul terreno cittadino (circa una decina) e che già si devono confrontare con le difficoltà causate dallo sviluppo economico e demografico della città. Oltre ai normali problemi che ogni agricoltore deve affrontare, il confronto a Francoforte si allarga con cani e corridori della sera o del mattino che, magari involonariamente, danneggiano i campi.

Un riconoscimento ufficiale da parte dell’Unione Europea garantirebbe non solo la qualità del prodotto ma ufficializzerebbe ulteriormente lo status particolare del prodotto e di conseguenza assicurerebbe anche una valorizzazione del lavoro dei produttori, che sono ancora quasi tutti francofortesi. Circa il 98 per cento della Grüne Soße è infatti coltivata proprio nel territorio cittadino.

[ale.gra]

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