Omicidio di Kreuzberg “I bambini dormivano”

© Olivia Hegarty

Non si sarebbero accorti di nulla, fortunatamente, i sei figli della donna uccisa brutalmente dal compagno settimana scorsa a Kreuzberg. L’uomo, un trentaduenne ora in stato di detenzione, aveva ammazzato la ragazza (di due anni più giovane) a coltellate, prima di farla a pezzi.

All’arrivo degli agenti, l’uomo era salito in terrazza, brandendo in una mano la testa della donna. In un primo momento era trapelata la notizia che i poliziotti avessero trovato nell’appartamento i bambini svegli, facendo temere il peggio – e cioè che avessero assistito alla mattanza della madre.

Ora, però, il portavoce della polizia Thomas Neuendorf ha smentito questa ricostruzione. All’arrivo degli agenti, ha spiegato Neuendorf, cinque bambini su sei si trovavano ancora addormentati nelle loro stanze. Solo il più piccolo (età: un anno) era alzato, ma a quanto pare si era svegliato solo con l’arrivo della polizia.

Nel frattempo, il padre ha confessato il delitto. L’uomo, reputato persona problematica, si trova attualmente chiuso in un reparto psichiatrico. Se l’insanità mentale dovesse essere confermata, la responsabilità penale risulterà molto limitata.