Bruce Springsteen: trionfo all’Olympiastadion di Berlino

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È stato il principale evento di questa stagione il concerto di Bruce Springsteen a Berlino, il 19 giugno. Il boss, che ormai conta sessantasette primavere, si è esibito per tre ore e mezza all’Olympiastadtion senza fermarsi mai, supportato dalla sua E Street Band, che accompagna l’artista dal 1972 e che ha dato vita a un set frenetico e coinvolgente.
Guardando leggende del rock più giovani di lui subire il peso degli anni, ridurre i concerti o prodursi in revival o reunion che sfruttano il passato piú che puntare al futuro, non si può non restare sbalorditi di fronte a Springsteen e a una carriera che procede da anni indisturbata, riempendo gli stadi e senza mai abbassare lo standard delle singole esibizioni.

Berlino non ha fatto eccezione. Senza quasi neanche dare l’impressione di sudare l’artista del New Jersey ha coinvolto il pubblico in ogni modo possibile, parlando alla folla, facendo salire sul palco un bambino piccolissimo e facendolo cantare e chiamando altre due persone ad accompagnare la sua performance, dando loro strumenti da suonare.
In scaletta non sono mancati grandi classici come “I’m on fire”, “The promised Land”, “Born in the U.S.A.” e, ovviamente, “The River”, ma anche cover blindate come “Because the night” di Patti Smith, “Shout” degli Isley Brothers e “Seven nights to rock” di Moon Mullican.

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L’esibizione berlinese è stata una delle tappe del River tour 2016, attualmente in corso, che sta portando la musica di Springsteen in tutta Europa.
Il concerto italiano del tour si terrà a San Siro il 3 luglio.

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