Bloccato cantiere in Alexanderplatz: rischi per la linea U2 della U-Bahn

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© KAI-UWE HEINRICH

di Martina Hell

Da mercoledì scorso i lavori del cantiere per la costruzione del Motel-One-Hotel ad Alexanderplatz, sono stati interrotti.

Il cantiere, costato circa 95 milioni di euro e situato dietro il cinema Cubix, nella Grunerstrasse, ha creato disagi alla sottostante metropolitana berlinese.

Lo stop ai lavori è stato dato infatti dalla BVG, poiché l’avanzamento del cantiere ha provocato un restringimento del tunnel della linea U2.

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© Abendschau / screenshot

Per i lavori era stata calcolata una perdita di 0,8 centimetri a discapito del tunnel metropolitano, ma le ultime misurazioni hanno evidenziato che i centimetri persi sono già sei.

Per evitare quindi che il tunnel possa restringersi ancora, i lavori sono stati interrotti. Se il terreno cedesse ulteriormente, i tetti delle vetture potrebbero toccare il soffitto della galleria.

Attualmente non ci sono pericoli per la circolazione dei treni, secondo la BVG, infatti, i sei centimetri di restringimento non determinano la chiusura della tratta. I treni possono ancora circolare, ma nella zona interessata (tra Alexanderplatz e Klosterstrasse) devono limitare la velocità a 15 kilometri orari. I passeggeri se ne accorgono appena, poiché in quel tratto il treno è solito rallentare per poter entrare in stazione.

La linea U2 non è nuova ai disagi, già nel 2012 per i lavori della costruzione del Mall of Berlin, la linea era stata interrotta per settimane. Nel tratto tra Postdamer Platz e Mohrenstrasse, infatti, la rottura di alcuni tubi aveva  provocato l’allagamento dei binari, impedendo la circolazione dei treni.

L’hotel  dovrebbe aprire nel 2017, un  grattacielo di 60 metri d’altezza,19 piani e con una disponibilità di 708 camere. Dovrebbe essere l’hotel della catena Motel One più grande di tutta la Germania.

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© Abendschau / screenshot

Sarà ora compito di tecnici esperti calcolare se e come il cantiere possa proseguire, anche se la ripresa dei lavori non ha ancora una data certa.

Quel che è certo è che le misurazioni, finora eseguite ogni quattro settimane, verranno eseguite costantemente, così da poter monitorare in ogni momento un eventuale cedimento del terreno.

Se il tunnel metropolitano dovesse restringersi oltre, sarebbe necessario risollevare il soffitto, inserendo del materiale apposito. Un lavoro dai costi elevati e che, inevitabilmente, provocherebbe disagi alla linea.

Fonte:

RBB

Der Tagesspiegel