Berlino, la città dei lampioni a gas (che ora vogliono togliere)

Lampioni a gas risalenti al 1892 a Charlottenburg

Forse non tutti lo sanno, ma Berlino conserva ancora oggi la più grande rete di lampioni a gas al mondo: più di metà di quelli ancora attivi in tutto il pianeta si trovano qui. Con la loro caratteristica luce giallo scuro, queste strutture – talvolta moderne, talvolta in elegante ferro battuto – costituiscono uno dei “monumenti urbani” più caratteristici della città tedesca.

In città, oggi, ce ne sono ancora 40mila. Il quartiere di Frohnau, frazione di Reinickendorf, è quello che ne vanta il numero maggiore, ma se ne trovano tantissimi ancora a Kreuzberg, Charlottenburg, Wilmersdorf, Spandau e Grünau. Ce ne sono di vari tipi: i più antichi risalgono addirittura al 1892. Per gli appassionati, segnaliamo questo dettagliatissimo sito internet dedicato al tema.

Dal 2008, il Senato di Berlino ha dato inizio ad un processo di sostituzione dei vecchi lampioni a gas con lampadine elettriche: costano meno, producono meno anidride carbonica, hanno bisogno di meno manutenzione. Le lampadine a gas costano alla città, ogni anno, circa 1,2 milioni di euro. In tutto il mondo ne è rimasto un solo produttore, un’azienda indiana.

Nei giorni scorsi, la SPD ha avallato una proposta per la modernizzazione della rete di illuminazione cittadina, che comporterebbe la sostituzione di oltre 8000 lampioni nei prossimi mesi. Una decisione che ha rinfocolato le proteste di alcune associazioni, già da anni sul piede di guerra per combattere l’arrivo della corrente elettrica nelle strade della città.

“La luce a gas”, spiegano i suoi sostenitori, “ha un fascino completamente diverso. Le lampadine elettriche invece diffondono luci fluorescenti, tristi”. I residenti di Charlottenburg-Wilmersdorf, dove 1300 lampade sono interessate dalla sostituzione, hanno raccolto già oltre mille firme. Basterà la volontà dei cittadini a “fermare” il progresso?