Quanto conta la Berlinale nell’economia della città?

Berlinale

Anche se il tappeto rosso non è stato ancora srotolato, i berlinesi cominciano già a fregarsi le mani: sì, perché la Berlinale, che comincerà il prossimo 7 febbraio, avrà un impatto importante sull’economia cittadina. Come ogni anno da sessantatré a questa parte, il festival risulta l’evento più redditizio della stagione berlinese.

Quest’anno la Berlinale, in dieci giorni, attirerà all’incirca 120mila tra spettatori, professionisti e semplici curiosi. Ognuno di loro, in media, spenderà ogni giorno tra i 240 e i 310 euro. Ovviamente, i partecipanti non investiranno solo nei 300mila biglietti in vendita per le proiezioni, ma anche in alberghi, ristoranti, musei, mezzi pubblici, taxi e souvenir.

Il festival servirà anche a dare lustro alle aziende tedesche: sono 3300 le imprese nell’ambito cinematografico e televisivo che avranno un qualche ruolo all’interno della manifestazione, grazie anche alla grande ribalta dell’European Film Market, sempre di più uno degli eventi cardine della Berlinale, in grado di attirare oltre 20mila professionisti da 130 paesi.

In totale, il “più frequentato festival cinematografico del mondo” porterà un incremento del Pil di Berlino di circa 87,5 milioni di euro, puro ossigeno per una città in costante difficoltà finanziaria. La Berlinale, inoltre, genera occupazione: 380 i posti di lavoro totali, oltre 3380 i giornalisti accreditati.

Leggi anche: 
– La Berlinale 2013 “dimentica” il cinema italiano?
– Per Tornatore un “posto speciale” nella Berlinale 2013
– Sprazzi di nuova Berlinale, Gus Van Sant “porta” Matt Damon
– Berlinale 2013, sarà Wong Kar-Wai a guidare la giuria