BER: lascia anche Schwarz e il 2015 è dietro l’angolo

© Patrick Pleul dpa/lbn
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Le ultime notizie della scorsa settimana riguardanti BER, il nuovo aeroporto di Berlino, hanno annunciato un ulteriore rinvio dell’apertura al 2014 e le dimissioni del sindaco Klaus Wowereit dal comitato direttivo del Willy Brandt.

Peggio di così non può andare? E invece si. A pochi giorni di distanza, BER torna a far parlare di sè, con un’altra dimissione e l’annuncio di un ulteriore ritardo.

Anche Rainer Schwarz, a capo del progetto per sei anni, ha fatto le valigie e ha lasciato la poltrona. Schwarz fu fortemente voluto da Wowereit su raccomandazione di Joachim Hunold, allora amministratore delegato di Air Berlin, che ne conosceva il lavoro svolto all’aeroporto di Düsseldorf.

Il Tagesspiegel ha riferito che proprio Schwarz potrebbe essere incolpato per gran parte del disastro: il raddoppio del costo di BER e la barzelletta che risulta essere oggi agli occhi dell’opinione pubblica.

Rainer Schwarz / © DPA
Rainer Schwarz / © DPA

Le dimissioni di Rainer Schwarz pare fossero attese già dalla scorsa settimana, quando il sindaco Wowereit ha rinunciato al suo posto nel comitato direttivo, lasciando il passo a Matthias Platzeck, ex presidente del Brandeburgo, del Bundesrat e della SPD.

E come se ciò non bastasse, proprio mentre Platzeck prendeva il suo posto e Schwarz sgomberava il suo, il direttore tecnico Horst Amann ha riferito che non si è mai aspettato che l’aeroporto Willy Brandt potesse aprire le porte prima del 2015.

In Amann, che ampliò l’aeroporto di Francoforte, sono riposte molte speranze. Il direttore tecnico ha annunciato che il prossimo passo da fare, prima di qualunque altra azione, sarà capire esattamente cosa sta succedendo in cantiere, ovvero cosa è già stato completato, cosa dovrà essere rifatto e cosa ancora manca.

Nel frattempo, sono iniziate le ricerche per il sostituto di Schwarz.

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