A Berlino l’inferno dantesco diventerà un colossal

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Tre libri, cento canti, 14.233 versi. Più di una volta, nella storia del cinema, produttori e registi hanno accarezzato l’idea tradurre in un film una delle opere più importanti della storia della letteratura (italiana e non solo), la Divina Commedia. Un sogno coltivato anche dal grande Alfredo Bini, nelle cui intenzioni – mai concretizzatesi – Vittorio Gassman avrebbe interpretato Dante e Orson Welles avrebbe diretto le riprese.

Stavolta, però, è ufficiale: un milionario progetto, firmato dai produttori David Bush e Teresina Moscatiello, porterà sul grande schermo le avventure di Dante nel luogo meno ospitale della terra, l’inferno. “Dante’s Inferno” è stato presentato in conferenza stampa durante la Berlinale 2013.

Il film sarà un colossal 3D da 127 milioni di euro, che coinvolgerà più di mille attori e verrà girato in 42 settimane in tre continenti diversi. La maggior parte delle sequenze, comunque, dovrebbero essere girate negli Studi Babelsberg, a Potsdam. Il regista sarà Simone Orlandini, il nipote di Alfredo Bini. Il cast coinvolgerà attori internazionali. La pellicola dovrebbe essere pronta per il 2015, anno in cui ricorrerà il 750esimo anniversario dalla nascita di Dante.

A portare a termine l’ambizioso progetto, per la cui valenza culturale i produttori chiederanno il patrocinio alla Presidenza della Repubblica italiana, saranno Global Entertainment Media, Rebis Film e Pixomondo, Luminous Range Films, quest’ultima di proprietà dello stesso Bush che spiega: “Sembra quasi incredibile ma abbiamo già montato il 40-45% delle forze produttive e dei talenti artistici e tecnici per realizzare il film. E parliamo di professionisti che hanno, tutti, vinto l’Oscar”.

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2 COMMENTS

  1. Il valore del Classico, inteso come ció che non cambia nella sostanza e nel suo essere foriero di valori universali, risiede proprio nel non essere “moda”.
    La Divina Commedia, al pari di altre grandi opere come ad esempio l’Odissea , sono da sempre pietra di paragone e discriminate con chi voglia cimentarsi non solo nella produzione letteraria aulica, ma anche con chi voglia più semplicemente affrontare temi letterari leggeri o, appunto, di moda.
    Le grandi opere universali hanno sempre suggestionato la fantasia e la creatività di chi, nelle altre arti, cercava di stimoli e idee. Così è stato nei secoli con la pittura, la scultura e oggi con il Cinema, alla fine degli anni 80 il regista inglese Peter Greenaway realizzò per la BBC una mini serie televisiva dal titolo Dante Tv, molto più recentemente (2010) un video gioco prende spunto, ma solo lo spunto e il nome, dall’Inferno di Dante per creare ambientazioni intriganti e accativanti per la trama del gioco stesso, e non ultimo vale la pena di ricordare che il prossimo libro di Dan Brown si chiamerà “Inferno” e vedrà al centro della propria trama proprio la Divina Commedia.

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